Una faglia è una frattura planare della crosta terrestre che mette a contatto due porzioni di roccia (blocchi di faglia) che scorrono l’una rispetto all’altra a causa delle forze interne alla Terra.Una faglia (fault) è descritta in via approssimativa come un piano di taglio definito da orientamento (strike), pendenza (dip) e direzione del movimento (rake). A seconda della direzione delle principali forze in gioco, il piano di faglia assume una disposizione spaziale tipica (orientamento e pendenza) e i due blocchi di faglia avranno movimento (spostamento relativo) con cinematica diversa.<\p>
Una prevalente estensione orizzontale della crosta terrestre, accompagnata da carico litostatico verticale, dà luogo a faglie normali (normal faults). Le faglie normali hanno pendenze generalmente intorno ai 60° e sono tipiche di margini di placca in allontanamento. Spesso, in settori montuosi come l’Appennino separano e controllano i versanti, sollevando i rilievi e abbassando le pianure.
Una prevalente compressione orizzontale della crosta terrestre dà luogo a faglie inverse (reverse faults). Le faglie inverse hanno pendenze generalmente intorno ai 30°e sono tipiche di margini di placca convergenti. Producono accavallamenti e raccorciamento e partecipano alla formazione delle catene montuose, come ad esempio nel settore orientale della catena Appenninica e pedalpina.
Una compressione orizzontale che si applica su piani di faglia verticali o subverticali genera, invece, faglie trascorrenti (strike-slip faults) su cui il movimento avviene lateralmente. Sono faglie molto diffuse e spesso caratterizzano importanti margini di placca o agiscono da “connessione” tra faglie con geometrie diverse. Faglie trascorrenti “famose” sono la faglia San Andreas in California e la faglia nord Anatolica che borda la Turchia nella parte settentrionale.